Abbiamo sperimentato altre volte l’uso della tempera per la realizzazione di superfici a texture, con la scarpa, la tazza , la moka. Questa volta abbiamo scelto di dipingere un paesaggio con una mongolfiera nel cielo, con colori innaturali e superfici a texture. I dipinti sono stati realizzati nelle classi Prime, dove abbiamo cominciato a usare tempera e pennelli. Prima abbiamo imparato a stendere una campitura piatta, e successivamente abbiamo provato le varie possibilità date da strumenti diversi. Abbiamo usato pennelli tondi e piatti di varie dimensioni, sperimentando tanti tipi di segni diversi per le nostre texture. La mongolfiera è stata dipinta in un secondo tempo con la stessa tecnica, per poi essere poi ritagliata e incollata sopra il paesaggio.
Paesaggio a texture con mongolfiera
Oggetti in dettaglio
L’osservazione di un oggetto da molto vicino mette in moto pensieri su come è fatto questo oggetto, quali sono le parti che lo compongono e i meccanismi che lo muovono. Ma disegnare un oggetto nei suoi dettagli è un passo in più verso la conoscenza di quell’oggetto, e la mano, si sa, ha una memoria potenziale che ci farà “conoscere” quell’oggetto per sempre.
Pensiamo allo studio delle piante nella botanica e all’applicazione del disegno come strumento di analisi scientifica, pensiamo a Leonardo da Vinci che attraverso il disegno comprendeva i complessi meccanismi della natura.
Nelle classi seconde abbiamo affrontato l’argomento della copia del “dettaglio” di un oggetto, ed ogni studente si è portato da casa un piccolo oggetto, scegliendo tra attrezzi e strumenti con una forma non troppo semplice. Osservando l’oggetto da vicino sono state scelte 4 inquadrature diverse, con angolazioni differenziate.
Il disegno è eseguito a tratto lineare e qualche studente si è aiutato con una piccola cornice quadrata da mettere davanti all’oggetto per scegliere le inquadrature.
Il fondo è dipinto ad acquerello mentre l’oggetto è sfumato in monocromo con le matite colorate. I colori creano forti contrasti per valorizzare le forme. Le linee sono state ripassate con un pennarello nero, per far risaltare i particolari.
Van Hippie a graffito
Ecco il classico van degli anni ’60 disegnato con i pastelli ad olio e decorato con la tecnica del graffito. Nelle classi prime abbiamo sperimentato un nuovo modo di creare una texture con i pastelli ad olio. Dopo aver disegnato a mano libera il nostro furgoncino abbiamo colorato ogni zona con i pastelli ad olio, facendo attenzione ad usare solo tonalità chiare per il primo strato di colore. Successivamente abbiamo coperto le campiture chiare con un secondo strato di colori più scuri. L’ultima fase è stata quella di “graffiare” con uno stuzzicadenti la superficie del colore, in modo da far apparire lo strato di colore sottostante. Le decorazioni sono fantasiose texture di segni ripetuti e donano al nostro van un vero aspetto Hippie!
La teoria dei colori: fogli di lavoro e video tutorial
Il cerchio cromatico e alcuni aspetti della teoria dei colori in due schede da colorare con i pastelli. Un lavoro per i ragazzi di prima media o per i bambini della scuola primaria, per affrontare un primo approccio con la teoria dei colori. Il cerchio cromatico sulla prima scheda si può completare interamente con i soli tre colori primari, e si possono comprendere chiaramente le mescolanze dei colori senza dover usare le tempere o gli acquerelli, ma semplicemente sovrapponendo i colori a matita. Ecco il video tutorial in italiano per l’uso delle schede:
La seconda scheda tratta brevemente gli argomenti dei colori acromatici (bianco e nero), caldi e freddi, con tre piccoli disegni da colorare secondo queste gamme. Un cenno ai colori complementari e alla loro posizione opposta nel cerchio cromatico, introduce poi l’argomento dei contrasti e dell’uso della complementarietà nell’arte e nella comunicazione visiva.
cerchio cromatico: COLORI PRIMARI
cerchio cromatico: COLORI SECONDARI
cerchio cromatico: COLORI TERZIARI
La Stella Cromatica
I nostri esercizi sulla teoria dei colori nelle classi prime procedono con un lavoro di pittura per comprendere come ottenere tutti i colori del cerchio cromatico usando solo i tre colori primari. Per prima cosa abbiamo “trasformato” il cerchio cromatico in una stella. Con un righello abbiamo disegnato un piccolo triangolo centrale dal quale si dipartono i tre triangoli dei colori primari. Su queste prime “punte” abbiamo costruito quelle dei colori secondari e terziari. Sui tre raggi al centro abbiamo dipinto con le tempere i colori primari, e poi, mescolando questi nelle giuste proporzioni, abbiamo creato i colori secondari e terziari sulle altre punte della nostra “stella”. Il tocco finale è stato quello di dipingere di nero lo sfondo, per dare più brillantezza ai colori.
Sole e Luna a colori caldi e freddi
Ho pensato ad un’immagine da abbinare alle sensazioni di “temperatura” date dai colori caldi e dai colori freddi, e ne è scaturito questo lavoro con un sole ed una luna. Il sole evoca il calore, il fuoco, e quindi la gamma dei colori caldi, mentre la luna evoca il freddo e la notte con la gamma dei colori freddi. Su un foglio diviso a metà nel senso orizzontale abbiamo disegnato un cerchio e sulla parte sinistra abbiamo disegnato una mezzaluna e sulla parte destra un mezzo sole. L’esercizio, realizzato con le classi prime, prevedeva la distinzione tra colori caldi e freddi, e la creazione di nuovi colori attraverso la mescolanza delle tempere. Ogni studente quindi ha dipinto le due parti del disegno sia con colori puri che con colori creati appositamente. Il dipinto è stato poi decorato ulteriormente con disegni a texture fatti con le matite colorate, rispettando sempre la separazione tra colori caldi e freddi. L’ultimo tocco è stato quello di aggiungere un bordo nero a pennarello, per evidenziare le immagini del sole e della luna.
Un “tunnel” in gradazioni tonali
Continuano le esercitazioni per imparare a creare delle gradazioni tonali perfette! Questa volta con le classi prime proviamo a dipingere un corridoio misterioso che si perde verso l’infinito, popolato da strani personaggi. Per prima cosa prepariamo il disegno geometrico del tunnel, tracciando le diagonali e misurando le righe per disegnare i quadrati che si allargano dal centro. Il foglio viene suddiviso in cornici concentriche della larghezza di 1,5 cm. Ora possiamo cominciare a dipingere partendo dal colore bianco ed aggiungendo a poco a poco il colore che abbiamo scelto. Una volta arrivati alla tonalità di colore puro, possiamo aggiungere piccole quantità di nero per procedere con le tonalità scure. Attenzione però, le gradazioni procedono in senso inverso! Una volta terminato il dipinto aggiungiamo delle immagini ritagliate da riviste, per rendere più animato il nostro tunnel.
Monna Lisa : 2 fogli di lavoro
Con questi fogli di lavoro possiamo”giocare” con la famosissima Monna Lisa di Leonardo. Il disegno lineare del ritratto più celebre del mondo in due versioni, una antica , simile all’originale, e una contemporanea, rielaborata nel look in chiave moderna.
Come utilizzare questi fogli di lavoro? E’ possibile colorarli, inventare tessuti e decorazioni per i vestiti o paesaggi realistici o immaginari per lo sfondo. Nelle proposte che vi faccio qui sotto le ombreggiature del volto e delle mani sono disegnate a matita, con la tecnica del chiaroscuro che imita quello dell’originale leonardesco. Gli abiti possono essere colorati con i pastelli o i pennarelli in modo fantasioso. Gli sfondi sono dipinti a tempera su un foglio da disegno, utilizzando la tecnica delle gradazioni tonali che imita la prospettiva aerea ideata da Leonardo da Vinci. La figura della Monna Lisa è stata ritagliata dal foglio di lavoro e incollata sullo sfondo a tempera.
Nei due casi vediamo una Gioconda in stile antico in posa di fronte ad un paesaggio collinare, e una Gioconda in stile contemporaneo, con alle spalle una città (per vedere questa lezione completa clicca qui).
Monna Lisa contemporanea
Dopo una entusiasmante lezione su Leonardo da Vinci abbiamo cercato anche noi, come tanti altri artisti dell’arte moderna e contemporanea, di “giocare” con la famosissima Monna Lisa di Leonardo. Abbiamo voluto creare una Gioconda dei giorni nostri, abbigliata con una maglietta trendy e in posa davanti ad uno sfondo di città. Da Leonardo abbiamo cercato di imitare le ombre sfumate sul viso e sulle mani della Monna Lisa e il paesaggio che si schiarisce in lontananza, come nelle sue famose prospettive atmosferiche .
Per il disegno della Gioconda abbiamo utilizzato un foglio di lavoro che potete trovare qui. Ogni studente ha inventato la sua maglietta, colorandola con le matite colorate. Le ombreggiature del viso e delle mani sono fatte a matita, cercando di copiare le zone di ombra e di luce della figura Leonardesca.
Lo sfondo con la città è stato dapprima disegnato a matita, avendo cura di disegnare dei palazzi più piccoli in fondo (in alto sul disegno) e di ingrandirli mano a mano che si scende verso il basso, per dare l’impressione della lontananza anche con la riduzione delle immagini. Il colore a tempera è stato applicato creando delle gradazioni tonali di grigi colorati. Dapprima ci siamo creati un colore scurito con il nero (blu + nero, rosso + nero..) e con questo abbiamo creato una scala di gradazioni tonali aggiungendolo poco a poco al bianco.
Le finestre dei palazzi sono state fatte successivamente con tempera bianca o con un correttore bianco (bianchetto). La figura della Gioconda è stata poi ritagliata e applicata sopra lo sfondo cittadino per completare il lavoro.
Agrumi a colori complementari
Per sperimentare la varietà dei colori complementari abbiamo pensato agli spicchi di un limone, ogni spicchio, una tonalità diversa di colore. Così anche lo sfondo quadrettato è diventato un pretesto per cercare tante varianti dello stesso colore. Per prima abbiamo disegnato a mano libera un frutto tagliato a metà, disegnando un cerchio con gli spicchi e i semi, volutamente irregolari. ogni studente ha scelto una coppia di colori complementari: giallo e viola, oppure rosso e verde, oppure arancione e blu. Il disegno lineare è stato poi colorato con i pastelli ad olio, con i colori scelti, per delimitare le zone da acquerellare. Successivamente le varie porzioni del frutto e dello sfondo sono state colorate con gli acquerelli. Il compito era di trovare diverse tonalità e varianti dello stesso colore per il frutto, (per esempio giallo) e altrettante tonalità per il colore complementare dello sfondo (in questo caso viola). Il lavoro è stato realizzato con gli studenti di prima media per far conoscere i colori complementari e concludere in bellezza la teoria del colore.
Dipinto astratto ispirato a Gerard Richter
Gerard Richter è uno degli artisti viventi più straordinari della nostra epoca. Dopo una lunga discussione in classe sul ruolo dell’arte e sui percorsi dell’arte moderna e contemporanea, ho mostrato in classe le opere di Richter, da quelle più figurative a quelle più astratte. Abbiamo ragionato insieme su come la pittura astratta sia una questione di scelte dell’artista, e non certo di abilità. Un altro aspetto interessante è stato quello di sganciarsi dall’idea del fine, del progetto, per affidarsi all’azione, alla meraviglia della creazione, alla sorpresa che può dare il semplice “fare”.
Citando le parole di Gerhard Richter: “Quando dipingo un quadro astratto (il problema è molto simile in altri casi), non so in anticipo come sarà il mio quadro né, mentre sto dipingendo, quello che voglio ottenere”.
Dopo aver visto questo video su come lavora praticamente l’artista, abbiamo definito i tre passaggi per la creazione della nostra opera astratta
- dipingere un fondo a tre o quattro colori, stesi a campiture ampie e con forme libere.
- applicare uno o due colori spessi e pastosi su una striscia di cartoncino che ci servirà da spatola. Scegliere i colori in base al fondo che abbiamo preparato, in modo da avere qualche tipo di contrasto (chiaro/scuro, o colori contrastanti/complementari)
- passare lentamente la nostra “spatola” piena di colore sopra il dipinto, in un’unica direzione (dall’alto al basso, da sinistra a destra o viceversa), variando l’inclinazione, la pressione e le pause sulla superficie del quadro.
Alla fine di questa esperienza “astratta” abbiamo parlato su come ci siamo sentiti nell’affrontare il foglio bianco senza istruzioni, limiti o progetti, e su come abbiamo reagito di fronte alla sorpresa del risultato. Qualcuno ha provato disagio nel dipingere tanto liberamente, altri gioia ed euforia. A qualcuno è sembrato di “rovinare” il proprio quadro nella terza fase, qualcun altro ha scoperto combinazioni di colori e profondità sorprendenti. Su una cosa sono stati tutti d’accordo: ci siamo divertiti!
Ecco il video della nostra esperienza: Gerard Richter in tre passi
Collage Paul Klee: 5 fogli di lavoro
Questi cinque fogli di lavoro riproducono alcune famose opere di Paul Klee che hanno una caratteristica in comune: tutte e cinque evocano dei PAESAGGI e utilizzano la LINEA come elemento fondamentale della composizione. In questi dipinti vediamo delle città, strane foreste, strade, acque agitate o nuvole, disegnate con un tratto sottile e preciso.
Five printable worksheets that reproduce some famous works by Paul Klee with one thing in common: all five paintings evoke the LANDSCAPES using the LINE as a fundamental element of the composition. With these worksheets you can cut out and assemble parts of different pictures to create our personal landscape inspired by Paul Klee. In the examples of the photos the pieces of pictures have been pasted on a colored cardboard to form a landscape, and then has been colored with felt-tip pens.
Ho pensato di lavorare con le opere di Klee ritagliandole e assemblando parti di quadri diversi. In questo modo possiamo creare il nostro personale paesaggio ispirato a Paul Klee. Negli esempi che trovate qui sotto le parti ritagliate sono state incollate su un cartoncino colorato a formare un paesaggio, e poi sono state colorate con i pennarelli.
Dipingiamo fiori con le texture
Lavorando sul tema delle texture abbiamo dipinto questi fiori con gli studenti della prima media. Abbiamo sperimentato molti tipi di segni utilizzando vari strumenti come pennelli piatti o rotondi, piccoli o grandi, stuzzicadenti, bastoncini o cotton fiocc. Ogni studente ha dipinto un quarto di cerchio in modo da creare un modulo componibile in tanti fiori interi.
per realizzare questo dipinto dobbiamo prima di tutto disegnare il quarto di fiore. La misura del foglio per questo disegno è stata di 24×24 centimetri mentre la porzione di cerchio più grande ha un raggio di 15 cm. All’interno di questa curva ogni studente ha disegnato col compasso altre due curve più piccole, senza misure date, e tre petali del fiore.
prima abbiamo dipinto le zone a capitare piatte con colori diversi per ogni area, poi, quando il colore si è asciugato, abbiamo dipinto le texture con gli strumenti a disposizione. Ogni texture è fatta di almeno due colori e dovrebbe essere possibilmente diversa da quella adiacente. Alla fine le linee dei cerchi e dei petali sono state ripassate con un pennarello indelebile nero a punta grossa. L’attività dura circa tre ore e per realizzare ci servono:
- un foglio da disegno quadrato
- matita e gomma
- aun compasso
- colori a tempera
- pennelli diversi piatti, rotondi, piccolo, grandi…) t, stuzzicadenti, bastoncini o cotton fioc
- un pennarello indelebile nero a punta grossa
Dipingere lo sfondo per creare la figura
E’affascinante comprendere la relazione tra la figura e lo sfondo in un’immagine: lo sapevate che il nostro cervello non può percepire la figura e lo sfondo contemporaneamente? Il nostro sguardo può concentrarsi solo sullo spazio positivo occupato dalla figura oppure sullo spazio negativo dello sfondo. Questi due elementi appaiono nello stesso tempo davanti ai nostri occhi, ma non possono essere considerati se non separatamente.
Per sperimentare questa contraddizione abbiamo realizzato un dipinto molto speciale con gli studenti di seconda media: per fare emergere la figura abbiamo colorato lo sfondo. Prima di tutto abbiamo copiato la silhouette di una figura su un foglio da disegno, con un segno leggero a matita. Successivamente abbiamo dipinto lo sfondo della figura come se fosse un quadro astratto, evitando di colorare all’interno della figura e concentrandoci sulla pittura delle forme astratte. Occorrente:
- silhouette di figure
- foglio da disegno
- matita gomma
- colori a tempera e pennelli
L’attività dura circa 3 ore. E’ possibile acquistare il file pdf con 22 diverse silhouette cliccando il tasto qui sotto.
Silhouette di figure: 22 fogli di lavoro
22 silhouette di figure diverse in formato pdf, pronte per essere usate in varie attività, si possono acquistare cliccando il pulsante qui sotto. L’argomento su cui si può lavorare è il rapporto tra la figura e lo sfondo in un’immagine. Lo sapevate che il nostro cervello non può percepire la figura e lo sfondo contemporaneamente? Il nostro sguardo può concentrarsi solo sullo spazio positivo occupato dalla figura oppure sullo spazio negativo dello sfondo. Questi due elementi appaiono nello stesso tempo davanti ai nostri occhi, ma non possono essere considerati se non separatamente. I fogli di lavoro si possono acquistare cliccando il pulsante Buy now qui sotto.
Suggeriamo qui tre diverse attività su questo argomento:
1.Silhouette su gradazioni tonali http://arteascuola.com/it/2015/04/silhouette-su-gradazioni-tonali/
2. Spazio positivo e negativo: sagome a tecnica mista http://arteascuola.com/it/2014/06/spazio-positivo-e-negativo-sagome-a-tecnica-mista/
3. Dipingere lo sfondo per creare la figura http://arteascuola.com/it/2016/04/dipingere-lo-sfondo-per-creare-la-figura/
Il cerchio cromatico in un fiore
Ogni anno lavoriamo sulla teoria dei colori e sul cerchio cromatico: è sempre affascinante comprendere come ricavare tutti i colori dell’arcobaleno partendo da soli tre colori! Ogni anno cerchiamo un nuovo modo per rappresentare questa sequenza di colori, e come possiamo vedere in alcuni post precedenti, abbiamo dipinto cerchi cromatici a forma di quadrato, di stella o di ombrello!
Quest’anno con gli studenti di prima media abbiamo dipinto il cerchio cromatico come un fiore, con petali differenti per ogni categoria di colori (primari, secondari e terziari)
Prima di tutto abbiamo disegnato il fiore a matita, cominciando da un piccolo cerchio al centro del foglio. I primi tre petali, dedicati ai colori PRIMARI, sono disegnati come l’elica di un aeroplano, con estremità rotonde (fig. 1 e 2). Come si può vedere nella sequenza, i petali per i colori SECONDARI hanno una forma più lanceolata, con le estremità appuntite, e si disegnano tra i petali rotondi (fig. 3 e 4). Per finire si disegnano le sei punte per i colori TERZIARI, posizionandole tra i petali rotondi e quelli appuntiti.
Il fiore cromatico si dipinge usando solo i colori primari, mescolandoli a due a due per ottenere i secondari, e adattando le mescolanze di colore per ottenere i terziari (più quantità di un colore primario e poco dell’altro). Per concludere il lavoro lo sfondo viene dipinto con tempera nera e i bordi del disegno vengono ripassati con un pennarello nero indelebile.
Fiori stampati con Gomma Crepla
Abbiamo già avuto l’occasione di lavorare con questo interessante materiale che può essere inciso, tagliato, incollato, colorato e stampato. Abbiamo usato la gomma crepla soprattutto come matrice da stampa, perché è economico e molto adatto ad essere sagomato, inchiostrato e inciso. In questo lavoro, realizzato con gli studenti di prima media, abbiamo creato diverse matrici a forma di fiore, ispirandoci ai bellissimi disegni dell’illustratrice e artista Lisa Congdon.
Prima di tutto abbiamo abbozzato alcuni fiori sulla carta e poi abbiamo inciso la gomma crepla con una matita appuntita ricreando i disegni dei fiori sulla matrice in gomma. Le sagome dei fiori sono state poi ritagliate, inchiostrate con colori da stampa all’acqua e poi pressate con un cucchiaio sulla carta bianca.
Dopo l’operazione di stampa abbiamo realizzato lo sfondo. Su un foglio da disegno abbiamo disegnato un vaso con un pennarello nero, e poi abbiamo dipinto lo sfondo con una campitura piatta a tempera. I fiori stipati sono stati poi ritagliati e incollati sopra il vaso. L’ultimo tocco è stato quello di disegnare gli steli dei fiori con un pennarello nero.
Asterisco* con tre tipi di chiaroscuro
Come in un precedente esercizio sul chiaroscuro e le tecniche per ottenerlo che potete trovare qui, anche questa volta abbiamo sperimentato tre tipi diversi di chiaroscuro a matita. Con le classi seconde abbiamo costruito un asterisco con lo scotch di carta su un foglio quadrato, facendo attenzione a passare lo scotch sulla stoffa prima di attaccarlo sul foglio, in modo da far perdere un po’ del suo potere adesivo.
Con la matita 2B abbiamo poi creato il chiaroscuro concentrando la parte più scura verso il centro del disegno. Le tecniche usate sono:
Dopo aver disegnato il chiaroscuro abbiamo rimosso il nastro adesivo e abbiamo dipinto le parti bianche con un colore a tempera .
CLIL Video tutorial: how to paint the color wheel
Per cominciare a creare le mie lezioni in CLIL in lingua inglese, ho pensato di creare un video semplice, con poche parole chiare ed istruzioni precise su come dipingere il cerchio cromatico, utilizzando solo i colori primari. Mi sono soffermata sulla preparazione della tavolozza perché è importante preparare bene i colori da mescolare, per essere sicuri di avere abbastanza colore ed abbastanza spazio per creare le varie combinazioni. In questo video ho usato il Rosso Magenta, il Giallo Primario e il Blu Cyan, ma è possibile usare anche altri tipi di rosso e di blu.
Il foglio stampabile è disponibile qui in pdf e in jpg. Consiglio di stampare il cerchio cromatico su un cartoncino bianco di 220gr/mq, uno spessore adatto ai colori a tempera o acrilici.
Funny boots: tempera & texture
Per sperimentare i diversi tipi di segni che possiamo ottenere con la tempera, utilizzando pennelli di varie forme, con gli studenti delle classi prime abbiamo creato un disegno con sei diverse zone da decorare. Dopo la moka, le tazze, i paesaggi e i fiori, questa volta abbiamo scelto degli stivali simpatici e coloratissimi per lavorare sulle texture a tempera, ed ogni studente si è divertito ad inventare decorazioni ti tutti i tipi.
Per prima cosa abbiamo realizzato il disegno a matita, tracciando la linea del pavimento alla stessa altezza (16 cm) e disegnando a mano libera la parte inferiore di una persona con giacca o gonna e stivali. Successivamente ogni zona è stata dipinta con una campitura piatta a tempera, con colori diversi.
Una volta asciugata la base a tempera si sono dipinte varie texture cercando di utilizzare almeno 2 colori per ogni texture e cercando di variare il più possibile forme e segni delle texture. Per ottenere effetti diversi abbiamo usato pennelli di varie dimensioni, forme e misure, a punta piatta o rotonda a seconda del segno che volevamo ottenere.
Una volta asciutti i dipinti sono stati ripassati nei contorni con un pennarello nero, in modo da far risaltare forme e colori. Il risultato sono stati una serie di “Funny Boots” originali e personalissimi, tutti diversi e pieni di fantasia.